Piazza Cola di Rienzo

 

Sono una canzone inaspettata
una manciata di sguardi
lanciati a caso tra i marciapiedi di Roma.

Sono il margine nudo
di notti lunghe e sgualcite
occhi e passi
percorsi a ritroso
di cosa sarei stato
se non fossi stato.

Mi percepisco
come aborto di me stesso
e come tale mi dispiego
in una epifania incessante
di identità e notte.

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